Probabilmente uno dei primi edifici del borgo, risalente al XI secolo e successivamente ampliata tra il XV e XVI secolo. Sullo sfondo si stagliano una magnifica Crocifissione quattrocentesca ed un affresco cinquecentesco della cerchia di De Magistris, detto Il Caldarola. Nel 1997, il sisma fece crollare la parete di fondo, rivelandone un’altra dietro di essa, con un affresco raffigurante la Crocifissione coi Dolenti e un altro di S. Michele Arcangelo. Dichiarato monumento d'interesse nazionale dal Ministero dei Beni Culturali, la chiesa è stata restaurata e consolidata in modo antisismico, come l’intero borgo.
Da luogo di culto a luogo di cultura: oggi la chiesa è una sala per presentazioni, eventi e concerti, tutti gratuitamente accessibili per gli ospiti e i visitatori del borgo.
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